Mi sono chiesta molte volte cosa succederebbe se finissi in carcere. Entrando tolgono gli occhiali. E io sono miope. Non puoi lavarti i denti, almeno fino a quando ricevi il primo pacco da qualche familiare, quindi non hai neppure cambi di biancheria pulita e anche se sei dentro già da un po’ finché non ti arrivano i soldi non puoi comprarti nemmeno il sapone…
Certamente la sopravvivenza quotidiana è fatta anche di convivenza forzata, regole odiose e privazione dei diritti, tutto questo fa parte della pena a norma di legge. Ma la vita continua anche dentro, le necessità quotidiane sono le stesse che si hanno anche fuori. E così si imparano nuove regole e ricette per la sopravvivenza che appartengono a un microcosmo la cui entropia è in equilibrio solo entro i suoi confini. Accade ogni giorno dietro quelle mura apparentemente così silenziose, ma che appena varcato il primo blindo si rivelano rumorose e piene di vita oltre ogni aspettativa.
Questo audiodoc intercetta alcuni dei suoi frammenti sonori. A voi l’ascolto…
dal sito di Radio 3 podcast : VACANZE ROMANE, FRAMMENTI DI VITE RECLUSE
di Alice Gussoni | h 19.45 RADIO3
“Sono stato in vacanza”. Questa è una delle tipiche battute che, con ironia, gli ex carcerati usano dire per riferirsi al loro periodo di detenzione. Ma il carcere è tutt’altro che una nave da crociera, anche il suo isolamento lo fa somigliare piuttosto a un’astronave in viaggio attraverso la galassia, dove vigono particolari regole da rispettare e si imparano nuovi sistemi per la sopravvivenza. Alice Gussoni ci porta all’interno dei carceri romani di Regina Coeli e Rebibbia, raccontando anche sistemi di detenzione più morbidi come le case famiglia.